Fandango
Un
ringraziamento a Michele Anelli per aver condiviso i suoi ricordi
relativi a questa
piccola esperienza cartacea di condivisione di una forte passione per
la musica, sfociata nella sua lunga esperienza di musicista tutt'ora
molto attivo.
L’idea nacque nel 1986,
nella mia casa di allora, in un paese sul Lago Maggiore chiamato Meina
(tristemente noto per la prima strage nazista di ebrei in Italia). Con
me c’erano
Federica Diana (all’epoca mia compagna e poi moglie) e Giorgio Feltrin
(con il
quale condividevo la passione per la musica, l’acquisto di vinile, lo
scambio
di cassette registrate e la creazione della mia prima band di
garagepunk
chiamata The Stolen Cars). Nonostante all’epoca ero già indirizzato
politicamente (Democrazia proletaria) la fanzine aveva un indirizzo
prettamente
artistico (musica, film, racconti ecc.). La mia stanza era il luogo nel
quale
si assemblava il tutto. Considerato che era stampata in tipografia
c’era un
grosso lavoro manuale di preparazione. Non esistevano i pc e molti
articoli
arrivavano scritti a mano. Io e Federica riscrivevamo tutto. E poi si
utilizzava
una quantità industriale di trasferelli.
Cosa e “come”
desideravate comunicare ? Nell’impostazione della rivista avevate
modelli cui
vi ispiravate (italiani o stranieri), oppure modelli negativi da cui ci tenevate a
differenziarvi ?
Ero rimasto affascinato
dalla fanzine Rockgarage. All’epoca, a mio avviso, la migliore. L’idea
di fondo
era semplicemente dare sfogo alle idee culturali che ritenevamo
interessanti.
Volevamo che la veste fosse semplice ma di facile lettura. Diciamo che
non amavo
particolarmente le fanzine incasinate dove era difficile capire cosa
c’era
scritto.
La distribuzione
della pubblicazione come avveniva ?
Tramite negozi di
dischi, librerie, via posta tramite scambio di pubblicità con altre
fanzines.
Eravamo presenti anche ai concerti della zona e in qualche negozio che
sosteneva il nostro lavoro.
Potresti
fornirmi un dettaglio dei numeri usciti ?
I numeri pubblicati
sono due (il numero 0 e 1). Poi ho cominciato a suonare e non riuscivo
a
stargli dietro. Non vi erano allegati. La stampa era costosa ed era
difficile
economicamente sostenere altri costi.
Cosa
facevate
parallelamente ? Avete avuto esperienze radiofoniche ?
Trasmettevo in due
radio locali: Radio Baveno e, successivamente, Radio Stresa.
Ricordate eventi
o situazioni che hanno lasciato emozioni singolari
o che hanno alimentato
riflessioni particolari ?
I complimenti ricevuti
da più parti per la qualità della fanzine. Il materiale che ricevevamo
direttamente dai gruppi non solo italiani. Per esempio Long Ryders
dagli USA o
Billy Bragg dal Regno Unito tramite la Go Disc, ma anche da tanti
artisti sconosciuti
che ci mandavano compilation su cassetta (dalla musica industriale al
punk),
vinili, fanzine ecc
Trovavo sempre
eccitante ricevere materiale. Senza bisogno di uffici stampa, promoter
o altro.
Il contatto era quasi sempre diretto. Era veramente una bella cosa.
Avevate rapporti
significativi con altre situazioni simili in altre zone d’Italia?
Difficile
ricordare
tutti però sono entrato in contatto con tantissime persone. In alcuni
casi, con
alcuni di loro, sono ancora in contatto. Da Marco denti a Mauro
Missana, da
Marco Sigismondi a Giancarlo Passarella… ma farei torto a qualcuno
perché non
sempre ricordo tutto e tutti!
Che importanza
aveva nella vostra vita la musica (quale musica?), la poesia (quale
poesia?), la letteratura (quale letteratura?), il cinema (quale
cinema)? …. o qualunque altra espressione artistica ?
Dico spesso che se il
rock’n’roll non salva la vita a me però l’ha cambiata. Ancora oggi sono
nel
mondo musicale. In tutti questi anni ho
pubblicato dischi e libri e ancora oggi sono in attività. Poca poesia,
tanta
letteratura (dai classi del ‘900 italiano agli autori, prevalentemente
statunitensi, dio oggi come Haruf, Poissant, Landsdale ecc.). Tanto
cinema:
adoro la fantascienza da quella degli anni ’50 a quella, fatta con
gusto,
odierna. Alla poesia ho preferito i fumetti.
Quanto era viva
l’attenzione verso la politica istituzionale, ufficiale
?
Negli
anni sono stato
anche in carica come consigliere provinciale di Rifondazione Comunista
(circa
tre anni all’inizio degli anni 2000). Sono collegato con le ANPI della
zona.
Negli anni ho preferito che sia la mia musica a parlare più che io a
fare
politica.
Hai collaborato
ad altre iniziative editoriali e artistiche negli anni
successivi?
Anni
fa per la rivista
musicale Feedback ho scritto un paio di articoli. Ho pubblicato due
libri sul
periodo della Resistenza italiana (Siamo i ribelli – canti e racconti
della
resistenza italiana – e Radio Libertà – dalle radio della Resistenza
alla
resistenza delle radio) e sono in procinto di pubblicare un libro di
narrativa
con allegato un cd.
Hai mantenuto
rapporti con i tuoi vecchi collaboratori ?
Beh
uno l’ho sposata…
e con Giorgio abbiamo suonato per parecchi anni insieme. Ogni tanto ci
vediamo
per andare insieme a qualche concerto.
Cosa ti manca
di quegli anni ?
Non ho
particolari
rimpianti forse un po’ la spensieratezza e quella volontà artigianale
di fare
le cose.
E' possibile scaricare il pdf del numero 0 della fanzine da qui
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