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Punkreas
Bologna
1979. Salvo smentite, dovrebbe essere il
giornale concepito dall'interno dell'omonimo locale bolognese sito in
via dei Griffoni 5/2b. Locale nato intorno alla fine del 1978 sulle
ceneri del circolo anarchico "La Talpa", che fino al marzo del 1979
ospiterà molti gruppi della scena rock bolognese come gaznevada,
Confusional Quartet, Wind Open. Luti Chroma, Raf Punk, Nabat Anna Falks
...
Ne escono due numeri il numero
0 (composto di 4 pagine e venduta a 150 lire) e il numero 1 (di 8 + 1
"volantone" incluso, venduta a 200 lire).
Del
numero 0 riporto parte dell'editoriale tratto dall'utile libro di Diego
Curcio "Rumore di carta. Storia delle
fanzine punk e hardcore italiane
dal 1977 al 2007", edito da Red@azione, Genova, nel 2007:
"Si chiama PUNK, si chiama NEW WAVE, oppure
solo ROCK; definirla non ha importanza, basta cercarla utilizzarla
divorarla, intercettarla nelle vene (...) Che poi sia stata fatta da
qualcuno che non conosci, poco importa: ti accorgi molto presto che
questo qualcuno è vicino alle tue storie. Interpretare la musica è
subire il ruolo di critico/spettatore ma subirla o meglio ancora
seguirla è viverla per come è stata concepita. Molto spesso seguiamo i
fenomeni musicali come semplici spettatori, subendo passivamente gli
artifici di costruzioni musicali che, soprattutto se non abbiamo mai
suonato uno strumento musicale, ci vengono letteralmente imposti (...)
La musica accompagna la nostra rabbia, la rappresenta la incita, la
fomenta (...) la musica ci riporta alla nostra dimensione di giovani
sfruttati ed emarginati (...) Ascoltare non BASTA! occorre DIVORARE!
(...) Uscite poi per strada: guardate lo skifo che vi fa la gente, ma
ricordatevi sono Kazzi loro, VOI SIETE VOI. Voi siete la muffa che
spunta dai muri, l'erba malefica che invade i giardini, siete la
paranoia del borghese arrivato. Tutto ciò che vedete in giro è anche
vostro, ma non è mai stato vostro".
Sul
numero 1, recuperato grazie a Natale Nitti, invece troviamo articoli su
Iggy pop, e Skiantos, racconti, interviste a Grusbir e Luti Chroma.
Qui sotto la riproduzione di due pagine mentre in alto è raffigurata la
copertina
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