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Snowdonia
Sempre
dall'ottimo blog Sull'Amaca estraggo queste dichiarazioni di Maurizio
Pustianaz relative alle tre fanzine di cui è stato co-ideatore/autore,
fondatore: Snowdonia, Maelzel e Psycho tales.
Nel 1985,
con mio fratello Marco, ispirati dalle fanzine inglesi che portava a
casa dai suoi viaggi (ricordo Grim Humor tra tutte) decidemmo di creare
la nostra. Il nome non doveva rievocare nulla in generale, così, da
qualche parte vidi una cartolina raffigurante il parco nazionale del
Galles “Snowdonia” ed il nome fu bello che trovato. Un
altro limite che volevamo oltrepassare era quello della lunghezza delle
interviste. Volevamo dare al lettore l’impressione di trovarsi lì con
noi a parlare con le band e per questo motivo non tagliammo nulla delle
interviste fatte. Nel primo numero fa sfoggio una “breve” intervista di
18 pagine a Massimo Zamboni dei CCCP, più un report sulla scena Neo
Zelandese esplorata da Marco, ancor prima che Rockerilla iniziasse a
parlare di gruppi tipo Chills o Tall Dwarves.
In parallelo a Snowdonia,
visto che Marco non condivideva l’interesse per la crescente scena
musicale rituale, io feci un’altra fanzina, chiamata Maelzel. Ne
uscirono tre numeri con interviste a Coil, Giancarlo Toniutti, Tito
Turbina Tastierista Futurista, Enrico Piva, Dead Relatives, Rosemary’s
Baby, Thelema, etc. Snowdonia durò per sei numeri dopo di che mio
fratello iniziò a collaborare con Marco Milanesio dei DsorDNE e Max
Gatti della Bekko Bunsen. Da questo sodalizio nacque l’etichetta Hax.
Io alla fine degli anni’
80, interessato anche alla scena garage punk ed estimatore dei Tell
Tale Hearts e Fuzztones, feci uscire due numeri di una fanzina dedicata
a quei suoni chiamata Psycho Tales. Ne feci solo due numeri, perché in
quegli anni il “revival” garage punk era già agli sgoccioli e stava già
virando verso l’hard rock/stoner inspirato agli MC5/Stooges. Nella
decade successiva collaborai brevemente con Rockerilla, con Urlo e con
Punto Zero (foglio con allegata compilation in vinile curata dalla
Toast Records). Dobbiamo aspettare la fine degli anni’ 90 per vedermi
collaborare con Marc Urselli nella creazione di CHAIN D.L.K. Rivista
della quale uscirono otto numeri (mi sembra) e che dall’inizio del
nuovo secolo è presente su internet all’indirizzo www.chaindlk.com
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