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"Per una
storia delle fanzines "
(tratto
da "I fiori di Gutemberg" Arcana editrice 1979 )
Le fanzines (vale a dire
fans-magazines) sono nate insieme al fenomeno
« punk » e rappresentano nella stampa quello che il « punkrock » ha
rappresentato in campo musicale. Concepite, almeno agli inizi, come
fogli stampati male e impaginati peggio, esse non si occupavano solo di
musica, ma anche di tutto ciò che riguarda la vita deikids. Per
fortuna, niente di alternativo, semplicemente una delle espressioni
delle nuove attitudini dei ragazzi inglesi. Le fanzines, per la maggior
parte, non escono regolarmente, bensì quando dispongono di abbastanza
materiale e soldi per comporre un numero, hanno una distribuzione
limitata se non limitatissima, sono quasi sempre in perdita, e sono
scritte da persone che le creano solo per il gusto di fare qualcosa di
autogestito. Per questo non tutti i giornali che si occupano. di
new-wave sono fanzines, esistono infatti delle riviste che si dedicano
interamente alla new-wave ma che hanno la tiratura e la veste grafica
di un normale giornale musicale. (ln America: New Wave Magazine,
Punk Rock, in Gran Bretagna: ZigZag). La
fanzine più famosa è senz'altro Sniffin' Glue,
di cui sono usciti 15 numeri. Ora non viene più pubblicata perché il
suo ideatore, Mark Perry, è impegnato con il gruppo degli Alternative
T.V. E' uscito, di recente, un libro, The Bible, contenente
le migliori pagine di tutte le fanzines. Il successo di Sniffin'
Glue
è dovuto al fatto che è stata una delle prime fanzines ad uscire, e la
prima ad avere una veste grafica e una tiratura discreta. L'ultimo
numero conteneva un flexi-disco degli A.T.V.; cessate le pubblicazioni,
dal settembre del '77, i numeri del giornale sono diventati pezzi da
collezione. Dopo la scomparsa di S.G. (a mio avviso
mediocre), la fanzine più importante è Rippen & Torn, che
non è curata graficamente come lo era quella di Mark Perry, ma è di
gran lunga la migliore. R. & T.
può essere considerata la fanzine tipo. Ha una periodicità irregolare,
parla molto spesso di alcuni personaggi (tipo Siouxsie & The
Banshees, Adam & the Ants, ecc.) che sono tra i più amati dal suo
creatore, Tony D.; oltre a molti articoli di carattere musicale, è
ricca di pagine con sole immagini, ed è importante anche la sua
classifica dei migliori brani di new-wave. In Inghilterra attualmente
esistono migliaia di fanzines ed è impossibile classificarle tutte.
L'unico posto dove se ne possono trovare un buon numero è Rough
Trade (202, Kensington Park Road, London W. 11). Di quelle più
conosciute, oltre. a quelle già viste, notevole è Kingdom Come,
reperibile in In ghilterra solo da Rough Trade, scozzese, la più ricca,
forse, di notizie musicali anche di gruppi poco noti. Ne sono usciti
una quindicina di numeri. Delle altre fanzines inglesi le più
interessanti sono In the City (dieci numeri sicuri) e Jamming,
una delle più recenti. Ancora, Tales of Dayglow, The
Slush, Heat!, The Pig Paper, Quality of
Life, Short Circus, Situation Vacant, Small
Axe, Maximum Speed (fanzine mod.!), Temporary
Hearding. Anche in America esistono moltissime fanzines, ma quelle
di cui si conosce qualcosa sono pochissime. Molto divertente è Punk,
con una veste grafica molto simile ad una normale rivista, celebre per
i suoi pazzeschi fotoromanzi con personaggi dell'underground
new-yorkese (Joey Ramone, Blondie, Andy Warhol). Famosa è Search
& Destroy. Abbastanza nota è Bomp molto simile a Punk
Rock e al New Wave Magazine. Le altre non hanno nulla di
particolare.
In
Italia le prime fanzines sono comparse quando l'esplosione del «
punk-rock » e, se vogliamo, delle fanzines, aveva già avuto una vasta
eco in Europa e in America. Una delle prime è stata Punkadelic,
fatta in proprio da un Kid di Milano, interessante più come documento
che per il contenuto (tradotto per la maggior parte da riviste musicali
straniere). Particolarmente grave qui da noi è il problema della
distribuzione, oltre a quello della stampa, non essendoci posti fissi
in cui portare il giornale. Altro problema è la sua legalizzazione,
piuttosto complicata e difficile da ottenere, a differenza, ad esempio
dell'Inghilterra, dove si può vendere un giornale senza.
autorizzazione. Punkadelic è stato distribuito per un certo
tempo dal «Club Internazionale del Disco» anche se con poco successo.
Altre fanzines hanno risolto il problema dichiarandosi supplemento di
qualche altro giornale o radio privata, legandosi così in maniera poco
gradita a movimenti politici che niente hanno a che vedere con queste
cose. Dudu, sempre di Milano, ha cominciato la serie di
quelle fanzines che credono che vivere le nuove attitudini sia essere
goliardici, riempiendo le pagine di scemenze e di cose inconcludenti e
banali. Dudu, comunque, ebbe vita bteve, poiché i componenti
della redazione si separarono dando vita a Pogo e al Sigaro
d'Italia. La prima, del tutto simile a Dudu,
come veste grafica e contenuti, è senz'altro una delle più conosciute e
anche una delle peggiori. Il sigaro d'Italia è,' più che altro, un
normalissimo giornale musicale, con molte pretese e poco contenuto. A
Milano circolano altre due fanzines, Xerox e Bootleg,
senza altro meglio delle altre. Xerox è la migliore di tutte
per la grafica e per i contenuti. Di essa è reperibile solo il terzo
numero. Bootleg, dopo un numero di prova semplicemente
ridicolo, sta migliorando. A Torino esiste Sewer,
semplicemente schifoso, patetico e stupido, la peggiore roba in
circolazione. Robaccia sono anche Spillon, provinciale e
goliardico e dei piccoli giornali fatti da alcuni complessi di
Pordenone.
A Bologna c'è Coca
Scola, diverso dagli altri fogli italiani perché non parla solo di
musica. E' distribuito pochissimo. Metal Machine Music è
piuttosto insignificante. Dal punto di vista dell'informazione
musicale, molto interessante è Scenate Lobotomy, fatta da un
ragazzo di Parma. Red Ronnie's Bazar
è un giornale molto conosciuto, ma lascia piuttosto perplessi per la
megalomania di chi lo scrive e per il fatto che si è legato a gente che
non c'entra assolutamente niente con quello che sono gli interessi di
una fanzine. E' inoltre stampata troppo bene ed ha un prezzo troppo
alto. Comunque in Italia non esiste ancora una fanzine veramente tale,
soprattutto perché i fogli che esistono attualmente sono legati a
qualcosa che qui da noi, almeno per adesso, non esiste.
(Lettera di un Kid che
suona e colleziona fanzines).
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